Il 3 maggio ho avuto il piacere di partecipare alla cerimonia di premiazione della finale nazionale delle Olimpiadi di Italiano a Roma. Mi sono qualificato conquistando il primo posto alla finale provinciale di Bressanone.
Per la prova della finale nazionale, che quest'anno si è svolta online, ci sono state assegnate tre tracce molto complesse e impegnative, ma in egual misura stimolanti, da svolgere in quattro ore.
Il primo compito prevedeva un riassunto di un testo scientifico sulla fisica quantistica, il secondo consisteva nello scrivere un'intervista al filologo italiano Luca Serianni, rielaborando le informazioni contenute in un breve video riguardo un nuovo percorso espositivo sulla commedia di Dante, e nel terzo compito, il più creativo, abbiamo dovuto scrivere un’altra intervista, sulla falsa riga del programma radiofonico degli anni 70 “Le interviste impossibili” al grande artista del rinascimento italiano Michelangelo, includendo anche la sua presunta grande stima e ammirazione per l'artista contemporaneo Banksy.
Io e Sophia, vincitrice del biennio, accompagnati dalle nostre referenti scolastiche e dalle due referenti provinciali, siamo arrivati a Roma un giorno prima della premiazione.
Nonostante il maltempo, abbiamo avuto l’occasione di fare un giro nella Città Eterna, che con la sua bellezza non smetterà mai di stupirmi, per poi tornare in albergo, dove abbiamo gustato la tipica cena romana a base di Carbonara e Amatriciana insieme agli altri finalisti provenienti da tutt’Italia.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella bellissima Aula Magna neobarocca del Liceo Classico "T. Mamiani”. Qui ho scoperto di essermi piazzato al 17° posto tra i 39 finalisti del triennio, che erano già i migliori tra i 20.000 studenti che complessivamente hanno partecipato alla gara. Questo per me è un grande risultato, soprattutto considerando che ero l'unico finalista a non frequentare una scuola di lingua italiana.
Ad arricchire la premiazione vera e propria, anche diversi interventi dei maggiori esperti di lingua e letteratura italiana, come Paolo D'Achille, Presidente dell'Accademia della Crusca. Questa bellissima esperienza si è conclusa con una visita guidata del Foro Romano.